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BARTONELLOSI FELINA: UN MICRORGANISMO POCO CONOSCIUTO
Dott. Giuseppe Larosa
Il gatto viene considerato il serbatoio, spesso asintomatico di un microrganismo, un piccolo bacillo gram negativo, Bartonella henselae, che appartiene alla famiglia delle Bartonellaceae.
E' una Bartonella di recente identificazione (1997) che viene attualmente indicata come responsabile principale di alcune patologie nell'uomo come la malattia da graffio del gatto (Cat Scratch Disease) edell'angiomatosi bacillare, malattie che colpiscono prevalentemente le persone che si trovano in uno stato di immunocompromissione.
Nel gatto la presenza del microrganismo nel circolo ematico, spesso non causa alcuna sintomatologia clinica, potendo convivere e albergare per mesi o anni nell'animale senza che questo presenti sintomi clinici, salvo che, saltuariamente, un aumento di volume di alcuni linfonodi.
Il microrganismo, nel circolo ematico spesso si lega o si associa ai macrofagi o ai globuli rossi, stimolando nell'animale una reazione di risposta del proprio sistema immunitario, risposta che purtroppo è spesso insufficiente ad eliminare il microrganismo.
La trasmissione della "malattia" tra gatti , per via naturale, si ritiene che avvenga attraverso le pulci (con l'ingestione di pulci che hanno effettuato un pasto di sangue su un gatto portatore), attraverso graffi o morsi (durante le lotte per il dominio del territorio o sulle femmine) poiché il microrganismo ha la capacità di rimanere "albergato" su unghie e cavo orale in seguito ad inquinamento di tali aree con le feci di pulci che hanno effettuato il pasto di sangue su di un gatto positivo e portatore di Bartonella henselae.
I gatti che più di frequente, vengono riscontrati positivi e portatori della Bartonellosi sono i gatti randagi. Quelli che vivono per le strade o in colonie feline non protette, che per le caratteristiche comportamentali nella colonia o per la presenza, spesso elevata, di pulci sul proprio manto ed ancora di più nell'ambiente nel quale vivono, hanno la possibilità di trasmettersi rapidamente la malattia.
Per quanto riguarda i gatti che vivono in casa, da alcuni anni, la percentuale di quelli che presentano pulci sul proprio corpo si è drasticamente ridotta grazie ad alcuni prodotti con i quali si riesce a tenere sotto controllo sia gli adulti di pulce che i loro vari stadi di sviluppo prima che questa parassitosi possa diventare preoccupante sia per gli animali che per gli uomini.
E' fondamentale e molto importante il controllo delle pulci nell'ambiente domestico. E' errato pensare, come spesso capita di pensare, che eliminare le pulci dal gatto sia sufficiente ad eliminare tutte le pulci. Se il gatto ha dieci pulci, nell'ambiente nel quale il gatto vive, il numero di pulci presenti nell'ambiente è molto più alto. E' più importante e difficile eliminare le pulci dall'ambiente che non dal gatto.
Nell'uomo la malattia da graffio di gatto, può essere trasmessa sia attraverso i morsi che attraverso i graffi di gatti portatori, oppure, con minore frequenza, manipolando il manto di un gatto sul quale siano presenti feci di pulci. Infatti se la pulce effettua il pasto di sangue su di un gatto che presenta nel circolo ematico il microrganismo, nelle sue feci può essere ritrovato il microrganismo in una fase attiva ed infettante sia per l'uomo che per il gatto.
Questa zoonosi viene considerata una delle patologie professionali per noi Medici Veterinari, visto che quasi giornalmente veniamo graffiati o morsi da questi felini. .
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